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Echi d'Orizzonte

Titolo dell'opera: Echi d'Orizzonte

Materiale: Pietra lavica dell'Etna

Dimensioni: 351x45x45cm

Artista: Nicolò Dell’erba




Descrizione:

"Echi d'Orizzonte" potrebbe essere paragonata ad una serie di tappe in un viaggio perpetuo. La colonna centrale è il viaggiatore, la direzione è quella verso un orizzonte sempre nuovo, una meta da raggiungere. Ogni orizzonte, una volta raggiunto, si trasforma in paesaggio — un panorama familiare che racchiude le esperienze vissute e le lezioni apprese. Questi paesaggi, poi, si consolidano in bagagli personali, tesori di memoria e saggezza che il viaggiatore porta con sé nel suo cammino. Così, la scultura riflette il processo di trasformazione degli orizzonti in parte integrante della nostra essenza, testimoniando come ogni scoperta e ogni cambiamento diventano fondamentali per definire chi siamo. Nella mitologia greca, l'idea di un viaggio attraverso vari orizzonti che si trasformano in paesaggi e infine in bagagli di esperienza, si riflette forse più chiaramente nella storia Ulisse. L'epopea dell'Odissea di Omero racconta il lungo viaggio di ritorno di Ulisse ad Itaca dopo la guerra di Troia, un viaggio che dura dieci anni e lo vede affrontare numerose sfide, incontri con creature mitiche e divinità, oltre a varie tentazioni. Ogni tappa del suo viaggio gli offre nuovi "orizzonti", che una volta raggiunti e superati diventano parte del suo "paesaggio" personale — esperienze che lo formano e lo cambiano. Queste esperienze si accumulano, diventando il "bagaglio" che Ulisse porta con sé, non solo fisicamente ma anche spiritualmente ed emotivamente, arricchendo il suo carattere e la sua saggezza. Questo viaggio rappresenta metaforicamente il percorso di crescita personale, in cui ogni nuova sfida e scoperta contribuisce alla formazione dell'individuo, proprio come gli orizzonti che diventano paesaggi e poi bagagli.


UK

Description:

"Echi d'Orizzonte" can be compared to a series of stages in a perpetual journey. The central column is the traveler, the direction is towards a continually new horizon, a goal to be reached. Each horizon, once reached, transforms into a landscape—a familiar panorama that encapsulates the experiences lived and the lessons learned. These landscapes then solidify into personal baggage, treasures of memory and wisdom that the traveler carries with them as they continue their journey. Thus, the sculpture reflects the process of transforming horizons into an integral part of ouressence, demonstrating how each discovery and change become fundamental to defining who we are. In Greek mythology, the idea of a journey through various horizons that transform into landscapes and ultimately into baggage of experience is perhaps most clearly reflected in the story of Odysseus. Homer's epic, the Odyssey, recounts the long return journey of Odysseus to Ithaca after the Trojan War, a journey that lasts ten years and sees him facing numerous challenges, encounters with mythical creatures and deities, in addition to various temptations. Each stage of his journey offers him new "horizons," which once reached and surpassed, become part of his personal "landscape"—experiences that shape and change him. These experiences accumulate, becoming the "baggage" that Odysseus carries with him, not only physically but also spiritually and emotionally, enriching his character and wisdom. This journey metaphorically represents the path of personal growth, where each new challenge and discovery contributes to the formation of the individual, just like the horizons that become landscapes and then baggage.